Le Origini
1886 - 1914
Alla guida del neocostituito ensemble venne chiamato il giovane Giovanni Battista Marzuttini, un ventunenne che studiava con il celebre M.° Cuoghi e che aveva già al suo attivo diverse esperienze di disegno, pittura, meccanica, musica e con una grande passione per il mandolino. Nel 1886 il “Club Mandolinisti e Chitarristi Udinese” muoveva quindi i primi passi. Sotto la direzione di Marzuttini, che componeva anche le musiche, l’attività prosegui fino al 1890, quando il Maestro venne chiamato a fondare e dirigere il Circolo mandolinistico di Trieste. Partito Marzuttini, il Club, seguendo le usanze del tempo, divenne “Circolo Barei”, dal nome del maestro che, dal 1891 al 1893, ne prese le redini.
Nel 1893, ritiratosi il M° Barei, uno dei componenti dell’orchestra, Domenico Massa, volle dare continuità all’associazione e nello stesso anno promosse un concerto di beneficenza in favore degli alluvionati di Verona, che fruttò la somma, per qui tempi iperbolica, di 1.000 di lire! In quell’occasione, il circolo si riorganizzò, grazie anche all’interessamento di Annibale Morgante, negoziante di strumenti musicali ed editore di Udine.
Il “Circolo Morgante” diretto per breve tempo dal M° Tosolini, si sciolse nel 1985 ma il gruppo proseguì la sua attività sotto la guida del M° Massa che nel frattempo ne aveva ripreso la direzione. Fu sotto la guida della bacchetta di quest’ultimo che il circolo tenne, nel 1899, un applauditissimo concerto nel Castello dei Conti di Brazzà, in onore della Granduchessa di Sassonia Weimar, appartenente ad una delle famiglie nobili più influenti dell’impero austro-ungarico.
Negli anni successivi si succedettero vari maestri, Giacomo Verza, il prof. Pistorelli e il M° Rigatti, finché, per vari motivi, nel 1903 il gruppo fu costretto a sciogliersi. Ma non si spense la passione dei suoi componenti e fu così che un gruppo di mandolinisti del Verdi fra cui Domenico Massa, Francesco Ortiga, Lugi Fontanini, Riccardo Rocco e Aristodemo e Luigi Cargnelutti ne raccolse l’eredità e costituì il “Nuovo Circolo Udine”, presieduto da Francesco Ortiga che divenne con il tempo sempre più noto e richiesto e che si trasformò, nel 1910, con l’arrivo di Cesare Palazzi, Giuseppe Zorzi, Lodovico Asti, Francesco Valdini e Cesare Mattioni, nel “Circolo Vocale Mandolinistico Udinese” che ebbe intensa attività fino allo scoppio della Prima guerra mondiale